La tecnologia mobile sta prendendo piede in tutti i Paesi, in tutte le culture e nella vita delle persone che apparentemente sembrerebbero avere interessi opposti tra loro. Il fatto stesso che ci sono più smartphone che persone, del resto, non può mica essere considerato un caso! In fondo chi non ha ancora uno smartphone al proprio seguito? Chi non ha mai visto questa o quella persona smanettare con un cellulare alla mano? E a chi non è mai capitato di vedere qualche bimbo urlare di volere un telefono di nuova generazione come regalo da parte dei suoi genitori?
Anche in Italia questo fenomeno ha preso sempre più piede, tanto è vero che le ultime statistiche parlano assai chiaro: almeno il 40% delle persone è solita trascorrere anche 4 ore nella navigazione in rete e il 69% di queste utilizza un dispositivo mobile per farlo (sia esso uno smartphone o un tablet). Quanto emerge dalla XVI edizione dell’Evento Annuale Ericsson non fa che confermare questa tendenza nell’ambito della quale ad avere la meglio sono proprio gli smartphone. L’evento che come ogni anno viene tenuto dalla celebre Ericsson, in questa occasione non ha che aperto le porte all’ipotesi sempre più certa secondo la quale tra qualche anno ci saranno molto più smartphone che persone!
Eppure la tecnologia non va forte solo relativamente al comparto mobile, ma sta assumendo un ruolo sempre più preponderante anche relativamente al vivere quotidiano che non è strettamente correlato all’uso di smartphone e tablet. Parliamoci chiaro: la digitalizzazione arriva a coprire il 31% dei servizi pubblici, il 29% del settore Istruzione e il 27% per quel che riguarda la Sanità; e come se non bastasse il 71% delle persone prese come campione della ricerca hanno ammesso che la digitalizzazione continuerà a migliorare la qualità della loro vita, a creare nuovi posti di lavoro e a contribuire ulteriormente allo sviluppo economico del Paese.
Insomma, ci siamo. Il sorpasso tra cellulare e uomo dovrebbe avvenire a breve: nel corso di quest’anno dovremmo arrivare a segnare quota 7.2 miliardi di dispositivi a fronte di una popolazione umana che su scala terrestre è “ferma” a 7 miliardi di persone. Ciò vuol dire che non viviamo più in un’era in cui ogni individuo ha un solo cellulare tra le mani (come invece sarebbe potuto accadere fino a poco tempo fa), ma ormai abbiamo varcato un confine per il quale si inizia a sentire la necessità di avere a portata di mano sempre più dispositivi. Uno per il lavoro e l’altro per le relazioni sociali, ad esempio.
