Fumo, il governo è d’accordo alla tassa sul tabacco

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla presentazione del rapporto Aiom ‘Lo stato dell’oncologia in Italia’, si è scagliata contro il tabacco, definendo le tasse sul tabacco come tasse contro la morte. Il ministro ha precisato, in tal senso, che per poter diminuire i consumi di sigarette si può utilizzare qualsiasi arma, visto e considerato che “la battaglia contro il tabacco è la prima battaglia di salute, considerando che sono proprio i più giovani il bersaglio del mercato del tabacco”.

Il ministro ha poi aggiunto che combattere il fumo significa poter fruire di un’arma di prevenzione, valutato che ogni anno ci sono 80 mila morti a causa del fumo di sigaretta e che il tumore al polmone è in crescita tra le donne proprio a causa del fumo. “Dobbiamo fare in modo che le persone abbiano paura di fumare. Perciò – ha ribadito – non sono contraria alle tasse sul tabacco, che rappresentano uno dei metodi per dissuadere le persone dal fumare”. In questo modo, ritiene il ministro, si potrebbero salvare tante vite, ed evitare gli elevati costi per le malattie croniche.

Con l’occasione, il ministro si è poi soffermato sull’esistenza di evidenti differenze di accesso alle cure e alla diagnostica per i tumori tra le varie Regioni. Una situazione che il componente del governo ha affermato che non può affatto continuare, poiché non ci si può permettere queste differenziazioni, considerato che “si tratta di una discriminazione nell’accesso alla vita; questi sono diritti e tali differenze devono suscitare indignazione”.

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