Leonardo (società ex Finmeccanica) ha chiuso la prima parte dell’anno con risultati complessivamente superiori a quelle che erano le principali attese degli analisti di mercato. Di fatti, in un comunicato recentemente diramato la società italiana ha annunciato di aver chiuso il primo quarto 2017 con un risultato netto ordinario di 78 milioni di euro, denotando in tal modo uno sviluppo del 40 per cento anno su anno e con nuovi ordini per 2,6 miliardi di euro.
Per quanto attiene la prima riga di conto economico, caratterizzante il giro d’affari, i ricavi del periodo sono diminuiti del 2,4 per cento a 2,5 miliardi di euro. Sul fronte della marginalità, l’EBITDA è ammontato a 330 milioni di euro, in rialzo del 14 per cento anno su anno. L’indebitamento netto si è fermato a 3,3 miliardi di euro, in flessione di 958 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2016.
Peraltro, si noti come quella alle nostre spalle sia stata l’ultima trimestrale firmata da Mauro Moretti, l’amministratore delegato uscente del Gruppo aerospaziale, il cui nome non era stato ricompreso dal ministero dell’Economia nella lista per il nuovo consiglio di amministrazione che è stato eletto nel corso dell’assemblea dello scorso 14 maggio. Leonardo ha altresì confermato le linee guida per l’intero 2017.
Per quanto attiene infine i risultati trimestrali usciti in contemporanea con quelli di Leonardo, nelle stesse ore Snam affermava dati in crescita, con ricavi in incremento del 2,1 per cento e utile netto in sviluppo di quasi il 20 per cento. Bene anche Telecom Italia, che chiude il primo quarto dell’anno con una marginalità in aumento in doppia cifra e leggermente al di sopra di quelle che erano le attese del consenso dei principali analisti di mercato. Ricavi in crescita dell’8,5 per cento.
