Nessuna buona sorpresa sul fronte della redditività per Commerzbank, seconda banca tedesca per importanza dei volumi. Gli analisti si attendevano infatti un crollo degli utili, e il crollo degli utili è puntualmente arrivato, pur con entità che non sono state previste da tutti gli osservatori, come confermato dai conti diffusi negli ultimi giorni a mezzo stampa.
L’istituto di credito tedesco, di cui Stato possiede tuttora il 15 per cento del capitale dopo il salvataggio post crisi Lehman, ha infatti annunciato di aver chiuso il terzo trimestre dell’attuale bilancio d’esercizio portandosi a casa una perdita netta di 288 milioni di euro, più contenuta rispetto alle attese degli analisti (che prevedevano una perdita netta di ben 509 milioni di euro) ma comunque in grave e drammatica flessione rispetto a quanto avvenuto appena 12 mesi mesi prima, quando la seconda banca tedesca chiuse il terzo trimestre del bilancio d’esercizio 2015 con un utile netto di 235 milioni di euro.
Per quanto concerne le dichiarazioni del top management societario, Commerzbank ha ribadito di aspettarsi un 2016 in utile, ma comunque in deciso calo rispetto a quello di 1,06 miliardi di euro del 2015. Per quanto attiene i principali indicatori, il Cet1 dell’istituto a fine trimestre è salito all’11,8 per cento: per il chief financial officer della banca, Stephan Engels, il dato patrimoniale dovrebbe salire ulteriormente a fine
anno a circa il 12 per cento.
Sul fronte delle analisi del risultato negativo, pesano in modo significativo le svalutazioni per 627 milioni di euro. Nei primi 9 mesi il risultato resta positivo per 96 milioni di euro contro gli 891 milioni di euro dell’anno scorso. Un calo quindi dei profitti che pertanto diminuisce il 90 per cento: non certo la buona base di partenza per poter condurre in porto positivamente l’ultima parte d’anno.
