Quando ci si avvicina ad un mercato e si inizia a fare trading, bisogna prendere in considerazione molti elementi che concorrono a rendere più o meno vantaggioso un broker piuttosto che un altro. Una delle domande che ci si deve chiedere e una delle insagini che bisogna fare riguarda i costi effettivi e le varie commissioni che si devono pagare nel trading online.
Lo spread è il costo effettivo che si deve sostenere quando si apre un conto per fare trading con il Forex.
Da diverso tempo ormai il mercato delle valute è diventato una delle forme di investimento più popolari per chi vuole diversificare il proprio investimento ed ottenere guadagni maggiori. Le opportunità di speculazione sulle valute hanno suscitato molto interesse da parte dei trader, che vedono in questo mercato un’ottima alternativa ai principali strumenti di negoziazione più tradizionali.
Questo maggiore interesse si deve in particolare ai vantaggi che la compravendita di valute può offrire, come la grande liquidità.
Il mercato delle valute è il più grande mercato finanziario al mondo, in grado di muovere un’enorme quantità di capitale ogni giorno. Oltre alla liquidità, un altro grande vantaggio del forex è dato dal leverage – o leva finanziaria. I trader privati possono avere accesso a leverage di 100:1, 200:1 o anche maggiori.
Ma non è tutto. A questi due elementi se ne devono aggiungere altri, ovvero i costi che si devono affrontare nel forex mercato che non prevede commissioni da pagare sulle movimentazioni di denaro bensì soltanto piccoli costi sull’acquisto delle valute.
Chi investe in borsa apre un conto di trading presso un broker e deposita i propri fondi sul conto che ha aprrto, demandando al broker tutte le movimentazioni. Il broker presta un servizio ed agisce in fede dell’investitore, richiedendo una ricompensa per ogni transazione. Quindi le commissioni dovranno essere pagate sia all’acquisto sia alla vendita del titolo.
Un broker forex, invece, non ricarica il conto dell’investitore con queste commissioni, ma riceve un profitto attraverso uno “spread“, che non è altro se non la differenza tra il prezzo BID ed il prezzo ASK sulla coppia di valute oggetto dello scambio. Il broker aggiunge lo spread all’interno del prezzo di trade e questo rappresenta il suo guadagno coprendo i costi di gestione ed ottenendo un profitto. Questo costo viene addebitato una sola volta per transazione durante la fase di acquisto. Quindi non si avrà mai un doppio ricarico sull’acquisto e sulla vendita della coppia di valute.
Lo spread è l’unico costo per chi opera nel forex. Le tabelle di BID/ASK delle valute contengono già al proprio interno il calcolo dello spread e sono pubblicate dai siti internet dei broker. Lo spread può variare a seconda dei broker, ma di solito si aggira tra i 2 e i 10 pips. Ogni coppia di valute ha uno spread diverso, le coppie più popolari come EUR/USD o GBP/USD hanno costi inferiori.
Gli spread possono anche variare a seconda del tipo di conto che viene aperto presso il broker, per questo motivo è sempre consigliabile informarsi bene sui termini di apertura quando si effettua un’iscrizione così che si possono valutare le condizioni migliori. Gli spread possono anche essere soggetti a delle condizioni di mercato perché non rappresentano dei costi fissi.
Concludendo, lo spread è un concetto molto importante per chi vuole intraprendere operazioni nel mercato delle valute. Per valutare le differenze di costo, le pagine web sui broker online riportano nelle tabelle tutti gli spread introdotti da ogni mediatore.
In rete è possibile trovare moltissimi broker e piattaforme che consentono di scambiare valute in tempo reale ed ottenere anche una grande mole di informazioni di mercato oltre agli strumenti tecnici che servono per operare al meglio sui mercati.
Per una guida completa su tutto ciò che riguarda il mercato delle valute, consigliamo di consultare il sito web: forexguida.com.
