Quando la deflazione aiuta un paese in crescita: il caso Lettonia

lettoniaTorna la deflazione in Lettonia, un fenomeno economico che dopo essere stato una delle costanti di questo paese, non si presentava all’interno dei dati macroeconomici da quasi un anno. Tuttavia l’economia lettone sembra godere di buona salute: gli esperti sottolineano infatti che non si deve vedere questo dato come una conseguenza di una scarsa domanda interna, la deflazione sarebbe infatti una “deflazione buona” causata dal calo dei prezzi, soprattutto di quelle importate.

Ad esempio negli ultimi mesi in Lettonia, come in Europa, si è potuto assistere a un brusco calo del prezzo del carburante, il quale secondo gli analisti è stato uno dei fattori predominanti a determinare la deflazione, non solo in Lettonia, ma anche in Estonia dove nel settembre scorso è arrivata all’1% e in Lituania dove si èattestata allo 0.7%.

Paradossalmente questa deflazione dovrebbe portare a ricadute positive sull’economia del paese in quanto permette ai cittadini di risparmiare denaro su numerosi fattori di spesa come appunto il carburante, ma anche ad esempio nel riscaldamento, e quindi di aumentare le risorse da investire nei consumi favorendo quindi l’economia interna.

Fattori che si sommano ad i dati di un’economia da tempo in crescita, determinata sia dall’accrescersi di investimenti esteri attirati dalla posizione strategica di questo paese che costituisce una cerniera tra Paesi Scandinavi, Europa e Russia, che per la facilità di fare impresa e di avviare attività.

I governi lettoni hanno infatti hanno messo in gioco diverse strategie per incentivare gli investimenti esteri come uno snellimento cospicuo della burocrazia (basti pensare che in Lettonia si può aprire una società in due giorni) e creando organi appositi come l’Agenzia dello Sviluppo dello Stato Lettone la quale fornisce indicazioni e consulenze per l’ottenimento delle agevolazioni fiscali destinate agli investimenti stranieri.

Inoltre anche il settore immobiliare lettone è stato dalla fine degli anni novanta molto florido attraverso la riqualificazione in ambiziosi progetti immobiliari di interi quartieri, ma anche alla costruzione di nuove strutture e servizi. Tra i fautori di questo sviluppo vi è anche lo zampino degli italiani, come nel caso dell’azienda Pro Kapital, una delle più importanti società immobiliari dei Paesi Baltici, fondata da un italiano e attiva dagli anni 90 nella zona, che ha portato a termine numerosi progetti immobiliari di successo come la realizzazione di quartieri residenziali, centri commerciali ed alberghi nelle più importanti città baltiche.

Accanto ad un aumento del valore degli immobili, tuttavia, si sta registrando in Lettonia un calo del prezzo degli affitti, che, combinati con la “deflazione buona”, il conseguente aumento dei consumi e l’aumento dei salari, potrebbe determinare ulteriori prospettive di crescita per questo paese.

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