Chiunque abbia avuto un’esperienza con Pompe Funebri Roma, Milano e in altri paesi o quanto meno con un caso di decesso, sicuramente si sarà imbattuto nel delicato tema delle casse funebri. Anche conosciuti come casse da morto o sotto il più semplice appellativo di bare, questi prodotti non sono altro che i contenitori utilizzati per conservare la salma della persona defunta.
Il loro impiego è fondamentale nell’ambito di una morte poiché ha luogo già nella fase di lutto quando la cassa viene esposta al pubblico per far sì che amici, parenti e conoscenti possano dare l’ultimo saluto alla persona estinta; ma l’utilizzo di una bara viene protratto al funerale fino ad arrivare all’istante in cui questa viene conservata nell’apposita tomba cimiteriale o cremata nel caso in cui non si fosse voluto procedere ad un rito di tipo religioso. Insomma, già da queste informazioni capiamo bene come sia fondamentale scegliere una bara che risponda ai gusti del defunto o a quelli che presumiamo potessero essere tali: questa innocua ed apparentemente anonima cassa è in realtà il centro attorno al quale gira l’intero rito funebre.
Il mercato e le leggi hanno portato anche il mondo delle casse funebri a conoscere un’evoluzione davvero ragguardevole: se tempo fa si era abituati alla vecchia cassa in legno con un formato piuttosto standard e pochissime possibilità di personalizzazione, oggi invece la situazione ha subito un’inversione di tendenza portando alla ribalta prodotti realizzati in vari formati, ma soprattutto lavorati con diversi materiali.
Grazie a questa condizione ciascuno di noi ha ora la possibilità di poter selezionare tanto una bara semplice quanto un modello più elaborato; così come garantita è ormai l’opportunità di personalizzare la cassa da morto attraverso una serie di decorazioni che spesso e volentieri hanno una chiara origine religiosa (non pochi clienti sono soliti propendere per bare con tanto di simboli religiosi, angioletti, immagini divine e così via).
