Bollette di gas e luce: quando dietro il rincaro c’è lo zampino dello Stato

bollette luceDal 1 ottobre 2014 sono entrate in vigore le nuove tariffe di luce e gas che, neanche fosse una novità, prevedono rincari rispettivamente del 1,7% e del 5,4% sulle utenze domestiche. Per quanto le varie compagnie si sforzino di propinarci sconti più o meno convenienti, in realtà il peso esercitato dal fisco e dai rincari sulle nostre bollette finiscono per annullare gli effetti benefici delle promozioni. Non a caso, già solo per via di questi ultimi rincari, nel nostro paese le bollette diverranno più alte del 8,9% (per l’energia elettrica) e del 18,7% (per il gas) rispetto alla media UE.

Ma andiamo nel dettaglio: se l’italiano medio paga l’equivalente di 19,71 €/cent per ogni kWh di energia, la media UE si ferma invece a quota 18,09 centesimi; mentre se sul comparto del gas l’italiano sborsa 90,02 centesimi di euro al metro cubo, il suo amico d’oltre confine non paga più di 75,83 centesimi. E’ perciò matematico che se in Italia gravitassero le stesse tariffe attualmente in circolazione in Europa, per il consumatore vi sarebbe un risparmio di oltre 200€ all’anno!

Per quanto ci si sforzi di non ammettere la realtà dei fatti, la spiegazione per la quale le nostre bollette siano così care c’è ed è anche indiscutibile: in Italia c’è un eccessivo peso di imposte e tasse, tant’è che su una bolletta di 100€ solo il fisco gioca un ruolo pari a 37€ del totale. Per riuscire ad afferrare l’entità di questa anomalia è sufficiente guardare al Regno Unito, paese nell’ambito del quale il peso del fisco sulla bolletta è limitato ad un misero 11%!

Insomma, possiamo anche scervellarci pur di trovare qualche via utile al risparmio, ma se lo Stato non fa la prima mossa verso la diminuzione della pressione fiscale ogni altro sforzo non potrà che risultare vano.

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