5 consigli sull’inserimento in asilo nido

asilo nidoIl momento dell’asilo nido è arrivato anche per il tuo bambino. E’ per lui l’inizio di una nuova “avventura” come per tutti gli altri piccoli che lo frequentano. La scelta è stata ponderata a lungo e alla fine si è arrivati alla conclusione che bisogna iniziare. I genitori vivono questo momento con ansia e un po’ di preoccupazione, comprensibile.

Ci si chiede ‘come devo comportarmi?’ ‘Capirà il mio bambino che non lo sto lasciando e che presto potrà tornare a casa?’ ‘Prenderà confidenza con il nuovo ambiente?’

Tutti questi dubbi e queste domande sono legittime, ma si risolvono sempre in modo spontaneo nel corso dell’inserimento. Potrebbe essere il bambino stesso a sorprendere il genitore con reazioni inaspettatamente positive.

Il nido rappresenta una prima separazione dalla mamma, ma è un luogo nuovo percepito come “altro”, una dimensione da scoprire ed esplorare. Spesso sono più i genitori a temerlo che non i loro bambini.

E’ normale che il bimbo abbia inizialmente una certa resistenza verso una situazione a lui ancora ignota. Ma con qualche accortezza il genitore può aiutarlo a superarla e a vivere questa nuova esperienza in totale serenità.

Di seguito 5 consigli per aiutare il bimbo ad affrontare al meglio il primo impatto con il nido.

1. Racconta al tuo bambino che andrà al nido


Nel periodo antecedente all’ingresso al nido è fondamentale raccontare al bimbo, la nuova esperienza che lo attende. Anche se molto piccolo, può capire con il tono ed entrare in sintonia con la mente della mamma. Questa rassicurazione verrà avvertita dal bambino. Un mese prima dell’inserimento, si può portare il bambino al nido e spiegargli con molta cura e dolcezza che quella è un’altra casetta dove andrà per divertirsi insieme ad altri bimbi come lui. Questo predispone la mente del piccolo ad affrontare la nuova esperienza, oltre ad aiutare mamma e figlio, ad affrontare al meglio il cambiamento.

2. La mamma deve mantenere la calma


L’ingresso al nido segna il primissimo distacco del bimbo dalla sua famiglia. Un distacco che non è così immediato né emotivamente digeribile da parte del genitore.

In questa situazione, tuttavia, è assolutamente indispensabile mantenere la calma. Il bimbo si accorge e sente le emozioni della mamma e le assorbe tutte. Mantenere la calma è pertanto importante per farlo stare tranquillo.

3. Comunica pensieri e umore positivi


La novità deve essere espressa ad alta voce in un tono positivo. Dire ad esempio che porterete il bimbo in un luogo dove potrà divertirsi e giocare con altri bambini, è sicuramente preferibile che mettere il muso per una propria sensazione di smarrimento.

Esprimere verbalmente serve al bimbo e alla mamma, è importante per entrambi dare voce a questi pensieri.

Ugualmente è importante ripetere al bimbo quanto bene gli si vuole.

4. Prepara il bambino con dei rituali

Un buon metodo per preparare il bimbo al suo debutto in asilo è la costruzione di un rituale quotidiano legato al nido. Una buona idea, ad esempio, potrebbe essere quella di mettere al piccolo del profumo, dicendogli che quel profumo è della mamma e che può accompagnarlo sempre in ogni suo passo.

Anche un adesivo o un nastrino al polso, se non è pericoloso per l’età, può andare bene. Quello che conta è la ritualità di un gesto che crea comunione tra bimbo e mamma, e che rappresenta anche un modo per portare la mamma nel nido.

A questo proposito, può essere una buona idea, anche funzionale, apporre delle etichette per asilo nido sui giochi o sugli abitini del bimbo, sia per riconoscerle e non confonderli con quelli di altri bimbi, sia per dare al bambino la sensazione e la percezione dell’appartenenza.

5. Sii paziente…


Nel primo periodo al nido, il genitore deve avere molta pazienza nel rispetto dei tempi di adattabilità del figlio.

Bisogna rispettare, cioè, i tempi del suo adattamento nel nido.

La fase dell’ambientamento può durare dai 15 giorni al mese, ma ogni bimbo ha i suoi ritmi. Se il bimbo, dopo due settimane, fa ancora fatica, è consigliabile lasciarlo meno ore al nido e non per l’orario intero.

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