Alla ricerca della verità: il test di paternità

famiglia Una verità che pesa e che può far male, quella del tradimento, dell’infedeltà, ma sicuramente necessaria a far chiarezza sulla propria vita soprattutto quando implica la possibilità di un figlio nato da una relazione extraconiugale. Di casi ce ne sono sempre di più, i tempi moderni ne sono la spia, di una condizione della coppia sempre più precaria, poco definibile, poco permanente. E come stupirsene? In effetti chi ha mai detto che l’amore è eterno? Come pretendere di definirlo tale con tutti i problemi che oggi affliggono la società moderna? Ma non c’è neanche da farne un dramma, ci si può solo adeguare alle circostanze, senza pretendere che esse siano la spina nel fianco della vittima predestinata. Quello che può essere subito oggi, non è detto sia qualcosa che potremmo causare noi stessi un domani.


Il tradimento bussa alla porta di chiunque, non dà avviso, non viene per stroncare, talvolta è solo la conseguenza di altre azioni più o meno invisibili. E nessuno può dirsene immune, una relazione amorosa è una “Torre di Babele” dalla quale spesso conviene uscire per trovare la propria identità. E a questo proposito, parliamo di identità paterna, quando proprio a causa di un presunto atto di infedeltà, si deve ricorrere ad un esame di laboratorio atto a riconoscere la paternità biologica di un individuo nei confronti di suo figlio, sia nascituro che già nato.

Cosa costa in termini pratici voler scoprire la verità? Cosa significa sottoporsi ad un test di paternità?

Innanzitutto ve ne sono di tue tipologie, che non cambiano in nulla rispetto a forma e a sostanza, il procedimento è esattamente lo stesso, ma cambia la natura dell’indagine.

Ci sono casi in cui l’indagine della paternità biologica deve condurre necessariamente ad una risposta con esito legale, altri in cui questa ha soltanto uno scopo informativo. Dipende ovviamente dal motivo ultimo che spinge una persona a ricercare la verità e quali implicazioni essa può avere nella fattispecie.

Per le procedure e le metodologie del test di paternità, clicca qui e scopri come funziona.


Per effettuare un test del DNA è necessario prelevare alcune cellule sia dal presunto padre che dal presunto figlio. Ogni cellula viva è funzionale all’indagine, si può utilizzare il sangue, ma anche capelli o saliva.

Tutti i migliori test di paternità attualmente prevedono di utilizzare la saliva, con un semplice prelievo di un campione, effettuato mediante uno specifico tampone che deve essere inserito in bocca per qualche secondo. Questo tipo di procedura è più veloce di un classico prelievo del sangue, può essere eseguita senza alcuna conoscenza medica specialistica.

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