Il gruppo bancario britannico Barclays ha riportato nel corso del terzo trimestre una crescita dell’utile pari al 35 per cento su base annua, grazie all’aumento dei ricavi derivanti dall’attività di trading che si attestano al livello più elevato degli ultimi due anni. Il risultato ante-imposte è stato pari a 837 milioni di sterline, in crescita rispetto ai 619 milioni di sterline dell’analogo periodo del precedente esercizio.
Al netto delle componenti straordinarie, l’utile è risultato pari a 1,7 miliardi di sterline, al di sopra dei 1,53 miliardi di sterline che erano invece stimati dal consenso. I ricavi da trading su reddito fisso sono cresciuti su base annua del 40 per cento a 947 milioni di sterline, battendo anche in questo caso le stime di mercato che si fermavano a 876 milioni di sterline. Positiva anche la crescita del trading sull’azionario, i cui ricavi sono aumentati dell’11 per cento a 461 milioni di sterline. A livello patrimoniale, il coefficiente Common Tier 1 è rimasto stabile all’11,6 per cento.
La giornata di oggi si è altresì caratterizzata per altre notizie sul fronte bancario. Oltre ai passi in avanti sul dossier MPS, si registra anche una serie di indiscrezioni legate a Unicredit. In particolar modo, secondo fonti di stampa (rilanciate in primis dal quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, e successivamente riportate da altri portali online) l’amministratore delegato Jean Pierre Mustier starebbe valutando la possibile conversione o il buyback dei bond cashes. Il quotidiano, citando la stampa polacca, aggiunge che la cessione del 33 per cento di Pekao potrebbe realizzarsi a breve.
