Derattizzazione, una piccola introduzione a un servizio sempre più diffuso

degu-3303715__340Caldo e intensità demografica, unitamente a una gestione dei rifiuti non sempre perfetta, stanno facendo proliferare i ratti in molti zone urbane. Proprio per questo motivo i servizi di disinfestazione derattizzazione sono sempre più diffusi ma… che cos’è la derattizzazione? Come si fa? Che cosa è bene sapere?

 

Iniziamo con il rammentare che con il termine di derattizzazione si intende il controllo integrato dei roditori, tenendo conto dei dati sull’ecologia, la situazione in un particolare insediamento, le peculiarità del comportamento dei roditori, e così via. Questa attività viene effettuata da specialisti igienico – sanitari che conducono servizi appositi, generalmente condotti mediante l’uso di farmaci tossici e vari metodi.

L’utilità della derattizzazione è evidente, e in parte ne abbiamo già parlato nelle scorse righe: questa attività può tutelare i residenti di appartamenti urbani, le case private, può prevenire la riproduzione attiva di ratti in uffici e magazzini, e così via. Può altesì essere utile per poter salvaguardare un raccolto di grano, le verdure nei depositi, i granai e tanto altro ancora. Se necessario, gli specialisti possono recarsi in qualsiasi tipo di luogo in cui sono apparsi topi o ratti, intervenendo in maniera efficace per poter debellare alla radice questo fenomeno.

Chiarito quanto sopra, con il nome di derattizzazione è altresì possibile cercare di racchiudere diverse tipologie di azioni.

 

Una prima gamma è quella delle azioni preventive: in questo caso il compito degli specialisti è quello di creare le condizioni utili per evitare e rendere difficile la penetrazione dei roditori nella zona di insediamento. Dopo l’elaborazione di un piano, dunque, i tecnici si impegneranno per poter creare un ambiente sfavorevole per l’habitat dei roditori.

 

La seconda gamma è invece quella delle azioni di intervento e di trattamento dell’infestazione da ratti. Si tratta di una misura di “lotta” e di contrasto, che potrà avvalersi di diverse formule e di diverse tecniche, da personalizzare sulla base dello specifico contesto.

 

Di fatti, per lo sterminio di topi, ratti e altri animali, gli specialisti possono usare diverse metologie, come ad esempio gli strumenti chimici, che si avvalgono dell’uso di pesticidi. Molti prodotti sono disponibili solo per gli operatori sanitari, e non sono dunque liberamente acquistabili in commmercio, e appartengono a una categoria di elementi ad alto rischio per la salute. Per questo motivo sono venduti in contenitori di diverse dimensioni, a seconda della necessità di gestire grandi aree o piccole zone.

 

Ci sono poi strumenti di intervento di natura fisica, ovvero la cattura di roditori con successiva soppressione, mediante la fruizione di dispositivi meccanici. Oppure, si può ricorrere a qualche intervento di natura biologica: per combattere ratti e topi, gli specialisti usano nemici naturali come animali (uccelli, ecc.). A volte vengono utilizzate colture batteriologiche che provocano la morte dei roditori. Per l’uomo questi tipi di batteri non sono pericolosi, come zoocumarina, ratindan, monofluoro, fluoracetammide, fosfuro di zinco, acido idrocianico, anidride solforica, anidride carbonica, fluoroacetato di bario, cloropicrina.

 

Per maggiori informazioni, vi consigliamo di ricorrere all’intervento di una ditta specializzata.

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