Istallazioni o installazioni: errori e sviste in italiano

TestoCapita spesso di trovarsi in difficoltà nello scrivere alcune particolari parole in italiano. In linea generale la nostra lingua non offre grandi problemi in fatto di corretta grafia dei termina ci sono alcuni casi in cui le probabilità di fare un errore sono elevatissime. Per altro le inflessioni dialettali portano molti a sbagliare le pronunce cosa che, in modo del tutto inconsapevole, si riflette anche sulla scrittura. Un esempio classico è il termine installare, che molti pronunciano istallare.

Installare o istallare: qual è il termine corretto

In effetti in questo caso i termini corretti sono entrambi, si devono però fare alcune precisazioni. Installare è un termine dalle origini antiche, giunto all’italiano attraverso il latino medioevale. La grafia corretta è quindi quella con la “n” e installare deriva direttamente dal termine stall germanico, da cui stallo nella nostra lingue. In senso stretto il termine rimanda all’insediamento di un ecclesiastico nello stallo, il seggio in legno appositamente preparato per le persone più importanti. In senso figurato installare significa posizionare un oggetto o un apparato nella sua posizione definitiva, sistemarlo in modo corretto e adatto. In latino medioevale il termine era identico all’installare moderno, in francese antico si diceva installer. Quindi questa è la grafia giusta, anche se diversi linguisti e esperti di grafia considerano istallare corretto, ma molto meno comune e “ortodosso”. Pronunciare il termine e scrivere istallare non è quindi un errore, anche se può essere considerata una mancanza di attenzione alla lingua italiana, un gesto di superficialità.

Alcuni errori classici

Mentre per installare e istallare si tratta di due termini che possono essere considerati entrambi corretti, capita di leggere, o di sentire, parole utilizzate con una certa leggerezza, se così si può dire. Ad esempio il termine “proprio”, che deriva dal latino prioprius, viene spesso pronunciato e scritto propio, perdendo una p lungo la strada. Anche se questo uso della parola è sempre più diffuso, si tratta in realtà di un errore di grafia e di pronuncia. Molto diffuso è anche l’errore che porta a confondere i troncamenti con le elisioni, come ad esempio in qual’è, scritto con l’apostrofo. Quale e qual sono due termini che esistono e sussistono separatamente nella lingua italiana; si pensi ad esempio alla frase “qual buon vento ti porta”. Quindi la grafia corretta è qual è, senza possibilità di dubbio. Effettivamente negli ultimi anni capita sempre più spesso di leggere qual’è, proprio o anche altri tipi di errore di grafia, sempre più diffusi. Ad oggi sono comunque da considerare degli errori.

Scrivere correttamente nell’era del computer

La questione è molto controversa e per certi versi è connessa anche al fatto che l’italiano non è una lingua morta, ma una lingua viva e vegeta, utilizzata da vari milioni di persone ogni giorno. Con buona probabilità nei prossimi anni propio, po’ e qual’è diventeranno termini considerati corretti? Non potremo fare altro che attendere il domani, anche se oggi conviene fare attenzione a come si scrive, nonostante esistano fior di correttori automatici, che ci consentono di fare molta meno attenzione quando scriviamo rispetto a quanta se ne doveva fare ai tempi della stilografica. Utilizzare la lingua in modo adeguato, facendo attenzione ai più comuni errori ortografici, è considerata universalmente una caratteristica positiva. Del resto si tratta dia vere una certa sensibilità e di fare attenzione a come si parla. Oltre a questo è importante sottolineare come la nostra lingua ci permetta di sfruttare una serie di interessanti sfumature, le quali danno colore e senso al nostro eloquio. Evitare le regole, sovvertirle o scordarsele può essere anche un modo per affermare la propria identità, adatto forse ad un adolescente. Per un adulto che intende esprimersi in pubblico diviene invece un vezzo poco gradito, soprattutto per chi lo incontra per la prima volta. Si pensi ad esempio ad un colloquio di lavoro o a una conferenza, o ancora ad una lettera di presentazione all’interno di un CV: errori grammaticali in queste situazione vengono anche oggi considerati gravi mancanze. Se abbiamo un dubbio, come quello tra installare e istallare, oggi possiamo per altro cercare rapidamente informazioni, ad esempio connettendoci al sito dell’Accademia della Crusca. Oltre a questo possiamo anche acquistare un libro di ortografia e grammatica, che ci aiuterà ogni giorno.

Add Comment

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi