Investimenti in Borsa, ecco come sono andati in questa prima parte di 2017

Anche se il mese di aprile è già cominciato da più di qualche sessione, non è certo troppo tardi – per gli analisti – cercare di comprendere che cosa sia accaduto nel corso del primo trimestre del nuovo anno e, soprattutto, quali siano state le determinanti che hanno permesso alle principali Borse internazionali di poter mandare in archivio i primi tre mesi con risultati di rilievo.

In prima battuta, una determinante fondamentale in grado di generare una discreta euforia sulle piazze finanziarie non può che essere stata la scia del Trump-rally: l’ottimismo instauratosi dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca sta lentamente scemando, ma nel corso del primo trimestre 2017 è comunque stato sufficiente per poter conferire la giusta soddisfazione tra gli azionisti.

Un’altra determinante di sicuro impatto positivo è rappresentata dal miglioramento delle condizioni macroeconomiche, in Europa come negli Stati Uniti. L’impressione è che il contesto economico stia gradualmente migliorando, e anche se non è naturalmente possibile immaginare che non vi possano essere delle battute d’arresto o delle incertezze su tale percorso, la strada sembra essere ben tracciata nei confronti di una discreta espansione.

A quanto sopra, e in parziale conseguenza di quanto sopra, aggiungiamo anche la possibilità che la Bce possa modificare nel breve termine la guidance sui tassi. Il miglioramento delle condizioni macro economiche per il momento non sembra essere sufficiente per poter modificare le linee guida sul costo del denaro, ma l’impressione è comunque che più prima che poi l’istituto monetario di Mario Draghi sarà indotto a variare la guidance, per poi avviare il discorso sul tapering nella seconda metà dell’anno.

Alla luce di quanto sopra, sia lo S&P 500 che l’Eurostoxx hanno chiuso il primo trimestre con guadagni intorno al 5 per cento. Sicuramente positivo è anche stato l’andamento dei mercati finanziari asiatici, tanto che – secondo Bloomberg – erano almeno cinque anni che i mercati asiatici non chiudevano in maniera così positiva (l’Msci Asia Pacific ha chiuso con un bilancio positivo per oltre 9 punti percentuali). Per quanto concerne l’indice All World, che comprende anche i mercati emergenti, il bilancio da inizio anno al 31 marzo 2017 sfiora il 7 per cento. Insomma, non male per un anno che era partito con grandi incertezze – buona parte delle quali ancora ben presenti…

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