Il termine “cultura del lavoro” rientra tra gli obiettivi del campo della Medicina del Lavoro ma, in realtà, abbraccia un ambito molto più ampio che comprende la produttività, la sicurezza e la correttezza dell’ambiente lavorativo. Il punto è che il lavoro, per lo meno nel nostro Paese, è un diritto e, come tale, deve essere opportunamente salvaguardato. Per cultura del lavoro, quindi, intendiamo l’insieme di tutte le attività volte a preservare collaboratori, dipendenti e datori di lavoro dal punto di vista della salute mentale e fisica.
La tutela della salute dei lavoratori è legge
È per questo che la legge disciplina l’ambito della salute dei lavoratori attraverso un insieme di norme e obblighi tali attraverso specialisti designati dalle stesse aziende. Quindi quando ci si rivolge ad un Centro medicina del lavoro Milano o in qualsiasi altra città si avrà a che fare con specialisti che si occupano della salute dei dipendenti e della qualità dell’ambiente lavorativo. Questa investe non solo la salute delle persone ma anche il buon mantenimento, attraverso norme e regolamenti specifici che riguardano forniture, accessori, divise e strumenti da lavoro. Il compito della Medicina del Lavoro è anche preventivo e, quindi, finalizzato a ridurre infortuni, patologie e incidenti. Inoltre essa accerta l’idoneità dei dipendenti verso le mansioni e monitora lo stato di salute di chi le svolge.
Perché promuovere la cultura del lavoro?
L’importanza di questo aspetto è cruciale per l’economia e lo sviluppo dell’intero Paese. Difatti quando i dipendenti sono in salute e lavorano in un ambiente salubre e sicuro sono anche più produttivi. Non a caso la Medicina del Lavoro si occupa di benessere mentale e analizza le situazioni di rischio che possono causare malattie professionali o infortuni. Quindi l’ambito del Medico del Lavoro investe anche la sicurezza della postazione e il mantenimento della salute per le mansioni estenuanti o che possono causare patologie o incidenti. La produttività è un valore fondamentale perché è ciò che garantisce utili e buone performance ai datori di lavoro. Uno staff produttivo ed in salute, quindi, è un presupposto cruciale per il buon funzionamento di un’azienda, un ente o un istituto.
Lavoro e diritti: a che punto siamo?
Se paragoniamo lo status quo a quello che si presentava circa venti anni fa appare chiaro che la legge ha fatto importanti passi avanti a tutela dei lavoratori. Restano fuori dalle tutele ancora troppe categorie che, comunque, sono in cima alla lista delle priorità della classe governante. Sono ancora da stabilire diritti e tutele per particolari condizioni umane che, tutt’oggi, non trovano adeguate risposte dalla legge. Per ciò che concerne la salute, quindi, il nostro sistema risulta essere piuttosto avanzato stando ai dati riportati dalle indagini OMS. È pur sempre vero che un campo come quello della salute dei lavoratori necessita di continui miglioramenti e non c’è un momento esatto in cui si potrà dire di aver raggiunto il sistema perfetto. Il nostro sistema, infatti, è regolamentato da un assetto normativo molto approfondito nonché controllato da Istituzioni pubbliche e private che assicurano condizioni di salute e salubrità quantomeno accettabili.
