Le migliori tecniche di pesca

7 angler-3071970_1920C’è chi va a pesca per diletto. C’è chi è un professionista o ambisce ad esserlo. Ma, qualunque siano le tue intenzioni, è necessario conoscere almeno le tecniche base per poter fare quella che è una vera e propria disciplina.

La pesca, infatti, richiede concentrazione, flessibilità e pazienza. Sono le armi segrete per ottenere ciò che si desidera, solo in seguito viene la tecnica, che ti spieghiamo in questo articolo.

Surfcasting

Molto diffuso in Italia per la sua conformazione, il surfcasting è una tecnica di pesca che ti consente di pescare grandi quantità di spigole e orate. Si tratta di fare dei lanci molto lunghi – per questo il luogo migliore per attuarla è la spiaggia -, anche di 5 o 6 metri, e i piombi di cui è composto l’amo sono molto pesanti per non perdere la forza del gettito quando c’è il vento contrario.

Pesca al colpo

La diffusione di questa tecnica è dovuta al fatto che gli oggetti utili a ciò sono pochi. Esattamente tre: un galleggiante, una canna da pesca e una lenza. Grazie al galleggiante potrai capire se un pesce ha abboccato all’amo e all’interno di questa tecnica, ci sono alcune sotto-tecniche.

Una tra tutte quella bolognese: arriva fino a 50 metri dalla riva e usa anche mulinelli e canna a forma di anelli.

Pesca a fondo

Questa tecnica serve per prendere i pesci che amano navigare sul fondale. Sono i più difficili da catturare, per ovvi motivi. In questo caso, infatti, la difficoltà è soprattutto nella forza che il mare attua per far galleggiare un oggetto.

Per contrastarla c’è bisogno di piombi molto pesanti e il mulinello deve raccogliere la lenza necessaria per effettuare i lanci più lunghi. Sottotecniche della pesca a fondo, sono lo spinning e il carpfishing.

Il primo si avvale di esche artificiali che riproducono vermi e pesci piccoli. L’obiettivo è quello di ingannare i pesci che vuoi pescare. In questo modo, anche spigole e lucci, notoriamente di grosse dimensioni, possono essere ingannate e abboccare all’amo. Il mulinello, in questo caso, ha il compito di emulare i movimenti delle esche. Questa è una tecnica che va bene sia per i laghi che per i mari.

Il secondo, invece, deve il suo nome al fatto che viene utilizzato per la cattura delle carpe. Questa è una tecnica in cui è previsto esclusivamente il divertimento. Infatti, a differenza di altre tecniche, l’obiettivo non è uccidere l’animale per mangiarlo ma semplicemente giocarci. Non a caso, anche se l’amo va nel labbro del pesce quest’ultimo non si fa male.

Legering

L’ultima tecnica che vedremo è il legering. Qui il nome è tutto dovuto al fatto che l’attrezzatura è molto leggera. A partire dal vestiario che di solito comprende anche una t-shirt. Le canne sono corte e gli ami molto piccoli. Nata in Inghilterra, è adatta per coloro che non vogliono portarsi tanto peso e vogliono godersi il momento, senza pensare, poi, a quando dovranno riportare tutta l’attrezzatura.

E a te quale tecnica piace o utilizzi di solito?

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