Non è ancora ben chiaro quali saranno gli effetti di un’intensa applicazione dell’intelligenza artificiale, ma c’è già chi pensa che ci farà rimanere tutti senza lavoro.
Ad affermarlo è Elon Musk, con il miliardario leader della tecnologia, che possiede Tesla, SpaceX, X, la società precedentemente nota come Twitter, e la neonata startup di intelligenza artificiale xAI, che ha che l’intelligenza artificiale avrà il potenziale per diventare la “forza più dirompente della storia”.
“Avremo qualcosa che, per la prima volta, sarà più intelligente dell’uomo più intelligente“, ha detto Musk durante un evento alla Lancaster House, una residenza ufficiale del governo britannico. “È difficile dire con esattezza quale sarà questo momento, ma arriverà un momento in cui non ci sarà più bisogno di un lavoro“, ha continuato Musk, parlando insieme al primo ministro britannico Rishi Sunak. “Si può avere un lavoro se si vuole avere un lavoro per soddisfazione personale. Ma l’intelligenza artificiale sarebbe in grado di fare tutto. Non so se questo mette le persone a proprio agio o a disagio“, ha scherzato Musk, suscitando le risate del pubblico.
Musk ha più volte messo in guardia dalle minacce che l’IA rappresenta per l’umanità, affermando che potrebbe essere più pericolosa delle armi nucleari. È stato uno dei numerosi leader tecnologici che hanno esortato a sospendere lo sviluppo di IA più avanzate del software GPT-4 di OpenAI in una lettera aperta ampiamente citata pubblicata all’inizio di quest’anno.
Altri leader tecnologici non sono d’accordo con questo punto di vista, tra cui Alex Karp, capo di Palantir. Parlando alla BBC Radio a giugno, Karp ha detto di essere dell’idea che “molte delle persone che chiedono una pausa, la chiedono perché non hanno un prodotto”.
Tecnologi e leader politici hanno utilizzato il vertice per mettere in guardia dalle minacce esistenziali che l’IA pone, concentrandosi su alcuni dei possibili scenari apocalittici che potrebbero formarsi con l’invenzione di un’ipotetica superintelligenza. Il vertice ha visto gli Stati Uniti e la Cina, i due Paesi che più si scontrano sulla tecnologia, accordarsi per trovare un consenso globale su come affrontare alcune delle questioni più complesse legate all’IA, tra cui come svilupparla in modo sicuro e regolamentarla.