Essere in sovrappeso o obesi? È una situazione “colpevole” del quattro per cento dei tumori in tutto il mondo, stando a quanto suggerisce un nuovo studio globale condotto dalla Harvard University e dall’Imperial College London, che indica come l’eccesso di peso corporeo non sia solo un fattore di rischio, ma sia diretto responsabile di 544.300 tumori all’anno.
Ad ogni modo, è anche vero che i tassi variano significativamente. L’obesità rappresenta infatti quasi il sette per cento dei tumori negli Stati Uniti, dove i cittadini sono ricchi ma inattivi – e meno dell’uno per cento nelle nazioni più povere come l’Etiopia e l’India. Gli autori sollecitano dunque delle sensibilizzazioni pubbliche per poter invertire la tendenza all’aumento dell’obesità e dei suoi tumori associati.
Per quanto concerne ad esempio uno dei principali interessati, gli Stati Uniti, lo studio evidenzia come i girovita e gli indici di massa corporea siano cresciuti costantemente dagli anni ’70, quando non più del sette per cento della popolazione americana era obesa e il 13 per cento era in sovrappeso. Nel 1990, i tassi di obesità erano più che raddoppiati, al 15 per cento della popolazione adulta. Nei 20 anni trascorsi da allora, il problema si è rapidamente aggravato. Tanto che ora un adulto americano su tre è obeso.
È abbastanza chiaro perché essere sovrappeso o obesi sia dannoso per il cuore e aumenta i rischi per malattie come il diabete. Tuttavia, la linea diretta tra l’eccesso di peso corporeo e il cancro rimane poco chiara. Le attuali teorie dominanti suggeriscono che i livelli più elevati di insulina e di fattori di crescita dell’insulina possono incoraggiare la crescita dei tumori, o che l’infiammazione legata all’obesità stessa possa essere cancerogena.