Portafoglio modello – Definizione e come investire i propri risparmi senza rischi

calculator-385506_1920 (2)Investire i propri risparmi senza alcun rischio di perdita è il principale obiettivo di ogni investitore. Per perseguire questo scopo bisogna perciò scegliere il giusto portafoglio modello e la forma di investimento più adatta al proprio profilo e capitale.

Ma che cosa si intende per “portafoglio modello investimento” e come si può iniziare ad investire i propri risparmi per un lungo periodo senza rischi? Approfondiamo l’argomento sulla scelta del giusto portafoglio investimento.

Portafoglio modello: definizione e parametri per investire in modo sicuro

Il portafoglio modello per definizione è un portafoglio di investimento basato su un asset class che viene sviluppato tenendo conto di determinate metodologie quantitative in relazione ai vari gradi di rischio possibilmente associabili ai profili degli investitori. I titoli che lo compongono sono fondi attivi o passivi.

Il portafoglio modello è il risultato di una scelta combinata di determinati fattori, come il tipo di gestione (attiva, mista o passiva), il numero di fondi costituenti, la tipologia e il livello di rischio (si parla infatti di portafoglio bilanciato, azionario o obbligazionario). Inoltre, il portafoglio modello viene concepito per gli investitori che vogliano fare un investimento con un orizzonte temporale di lungo termine, cioè che abbia almeno una durata di 10 anni (per esempio, il portafoglio azionario sarà lungo tanto quanto sarà maggiore la sua componente azionaria). Se si prospetta un orizzonte temporale inferiore ai 10 anni è raccomandato l’uso di un portafoglio obbligazionario-bilanciato per non correre rischi.

Portafoglio bilanciato, obbligazionario o misto, la scelta per il tuo investimento

La scelta del portafoglio di investimento dipende fondamentalmente solo dal profilo dell’investitore. La possibilità di investire difatti varia dalla tipologia del fondo. Si distinguono infatti 3 tipi di portafoglio:

  • Portafoglio bilanciato, costituito da fondi bilanciati (fondi poco rischiosi o prudenti o fondi bilanciati aggressivi);
  • Portafoglio obbligazionario, composto da fondi obbligazionari (fondi monetari e obbligazionari di breve termine);
  • Portafoglio misto, cioè composto da fondi azionari, bilanciati e obbligazionari. La diversa percentuale di fondi dipende dai clusters.

Possibilità di investire in fondi a gestione passiva o attiva, da cosa dipende

La sostanziale differenza che sussiste tra la gestione passiva e quella attiva di un fondo è legata all’indice finanziario. Ovvero un esempio di fondo a gestione passiva è costituito dai cosiddetti fondi ETF, il cui indice finanziario è costituito da titoli che sono il relativo mercato di riferimento e quindi si “limitano” solo a replicarlo; a differenza, invece, di una gestione attiva in cui il fondo comune cerca di battere l’indice finanziario in termini di performance, seppur in questo caso la commissione di gestione sia più alta.

Infine, c’è un’ulteriore possibilità di investire i propri risparmi costituita dalle gestioni patrimoniali, la soluzione finanziaria con cui il risparmiatore-mediante un mandato- affida la gestione del proprio patrimonio ad un soggetto autorizzato ad effettuare investimenti per suo conto (tenendo conto delle direttive di rischio-rendimento nell’investimento del capitale) rispettando il contratto che viene sottoscritto dal cliente stesso, ovvero quello che viene definito “mandato fiduciario”, e secondo il proprio grado di discrezionalità e competenza.

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