Quali sono le tipologie di B2C?

Il commercio B2C è generalmente suddivisibile in cinque categorie principali: 1) venditori diretti, 2) intermediari online, 3) modelli basati sulla pubblicità, 4) modelli di comunità e 5) modelli a pagamento. Queste categorizzazioni mescolano tuttavia dei temi molto diversi, perché finiscono con l’affiancare strategie di distribuzione, posizioni nel canale di vendita e strategie mirate a raggiungere un pubblico particolare, la propria nicchia target.

Insomma, tali categorie sono dei punti di vista di massima, nel B2C, e non si escludono certamente e necessariamente a vicenda.

In particolar modo, i venditori diretti sono ulteriormente suddivisibili in rivenditori e produttori. I rivenditori spediscono i prodotti dal proprio magazzino e, come fa Amazon.com, anche da parte di altri venditori diretti, con l’attivazione in proprio delle consegne. I produttori (ad esempio, di software, di hardware, ecc.) utilizzano invece Internet come canale di vendita e quindi evitano del tutto o in parte gli intermediari. Internet diventa così il “catalogo” del produttore.

Gli intermediari svolgono una funzione – come suggerisce il nome – di intermediazione tra le parti. In questi casi l’impresa B2C svolge il ruolo di intermediario tra i consumatori che visitano il suo sito e le imprese che rappresenta. I broker forniscono una varietà di servizi agli acquirenti assemblando una serie di prodotti attraenti e ai venditori, ad esempio, facilitando l’aspetto finanziario delle transazioni.

Ci sono poi i modelli basati sulla pubblicità, che fanno uso di siti ad alto traffico o specializzati al fine di attrarre i consumatori attraverso la pubblicità collocata su questi siti. La pubblicità stessa può dunque essere il ”business”. Questi approcci sono identici al marketing tradizionale, ma sono specificamente adattati al Web.

Ancora, il modello basato sulla comunità può essere visto come un ibrido tra i due approcci pubblicitari. Le comunità in questione sono gruppi di interesse che hanno bisogni specifici. Così i siti che racchiudono queste comunità sono di solito un buon luogo per poter effettuare della pubblicità particolarmente mirata.

Infine, ci sono i modelli a pagamento, che si basano sul valore dei contenuti che presentano su Internet. I servizi in abbonamento a pagamento sono differenziazioni all’interno della categoria, con un approccio utilizzato, ad esempio, da chi opera nel settore delle riviste.

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