Non esistono metalli trattati che non abbiano subito sabbiatura. Questo termine, usato generalmente per indicare la preparazione del metallo a qualsivoglia genere di trattamento secondario, racchiude in sé una serie di caratteristiche tecniche che si applicano contestualmente al tipo di metallo e alla destinazione d’uso del prodotto finale.
Tra le tecniche di sabbiatura dei metalli, si possono distinguere due grandi categorie, che riguardano la sabbiatura a secco e quella per via umida (anche detta idrosabbiatura). La sabbiatura a secco, più economica e comoda (può essere effettuata direttamente sul luogo di montaggio della struttura metallica), può praticarsi a ciclo aperto o ad aspirazione.
Nel primo caso, la superficie metallica viene trattata senza recupero del materiale abrasivo e senza nessun sistema di canalizzazione delle polveri; la sabbiatura ad aspirazione – definita a ciclo chiuso – si avvale invece di un sistema di abbattimento delle polveri e un sistema di recupero delle scorie derivanti dalla sabbiatura.
La sabbiatura a secco ad aspirazione si compie con l’aiuto di una macchina da sabbiatura a doppia camera adatta alla lavorazione secondo uno schema continuativo, un collettore di polvere, una pompa d’aspirazione e le lance di sabbiatura. Con questo metodo, la rimozione dei corpi estranei dalla superficie metallica può avvenire tramite qualsiasi abrasivo.
In genere, si preferisce utilizzare i granuli di ghisa, che hanno maggiore potere abrasivo e sono maggiormente resistenti alla rottura. Il sistema di recupero del materiale abrasivo e delle polveri avviene in maniera automatica. In particolare, i granuli sono recuperati e riutilizzati fino a che mantengono un potere abrasivo soddisfacente.
Nel caso dell’idrosabbiatura, invece, la corrente abrasiva e composta granuli, acqua e un inibitore di corrosione. La sabbiatura per via umida è utilizzata per ridurre al minimo la formazione di polveri o nel caso in cui sussista l’impossibilità di utilizzare una camera di sabbiatura. Lo svantaggio maggiore dell’idrosabbiatura risiede nei limiti d’applicazione, che si manifestano in maniera spiccata nelle strutture metalliche con cavità rivolte verso l’alto.
