Sapere quando è avvenuto il concepimento di un bambino è un elemento particolarmente utile per vari motivi. Non si tratta semplicemente di conoscere la settimana in cui avverrà il parto, ma di poter monitorare in modo corretto lo sviluppo dell’embrione. Nonostante molte mamme ritengano i 9 mesi della gravidanza un prolungato periodo di tempo, in realtà si tratta di pochi mesi, durante i quali l’embrione passa da dimensioni minuscole fino a diventare un vero e proprio essere umano, perfettamente formato.
Come si effettua il calcolo
Anche sotto questo punto di vista molti sottovalutano il problema. La gravidanza inizia al momento del concepimento, quando l’ovulo entrato in contatto con lo spermatozoo che lo ha penetrato è trasportato lungo le tube fino all’utero; questo avviene più o meno 4-6 giorni dopo l’ovulazione. Secondo stime abbastanza precise da questo giorno si calcolano circa 280 giorni per arrivare al parto, e alla conseguente nascita. Il calcolo settimana di gravidanza comincia dal giorno dell’ultima mestruazione, quella precedente al ritardo che porta a sospettare la fecondazione. Questo perché non facile avere la certezza del giorno preciso in cui l’effettiva fecondazione sia avvenuta. Solitamente l’ovulazione avviene 14 giorni dopo la mestruazione; questo però è un dato puramente statistico, che può idealmente verificarsi in donne che abbiano un ciclo mestruale molto preciso, che si ripete ogni 28 giorni, senza alcuno sgarro. Nella realtà capita spesso che il ciclo abbia una durata che va dai 26 ai 32 giorni, ma ci sono vari elementi che possono variare il giorno dell’ovulazione, a partire dallo stress.
Quanto dura la gravidanza
Anche la durata della gravidanza è da considerare un tempo calcolato statisticamente. 280 giorni corrispondono 40 settimane. Il parto può avvenire tra le trentasettesima e la quarantunesima settimana, ma sono vari i casi in cui la gestazione si è protratta oltre le 42 settimane o in cui ha avuto termine intorno alla trentacinquesima settimana. Sono vari i motivi che portano a un prolungarsi o ad un accorciarsi del periodo di gestazione. L’età della madre può influire su questo dato, così come il fatto che si tratti del primogenito o di un figlio successivo. O ancora, visto che l’ovulo rimane fecondo per 3-4 giorni, la gestazione può avere una durata diversa a seconda che la fecondazione sia avvenuta nel primo giorno o nell’ultimo giorno in cui l’ovulo era fecondo.
Come si effettua il calcolo
Come abbiamo detto, solitamente il calcolo della settimana di gravidanza si effettua considerando il primo giorno dell’ultima mestruazione, quindi nei fatti la durata effettiva del ciclo mestruale. Sempre più spesso però ci sono donne che utilizzano strumenti che consentono di conoscere il giorno dell’ovulazione. In questi casi si può effettuare un calcolo considerando l’effettivo giorno dell’ovulazione come inizio della gravidanza. Anche chi non conosce con precisione il giorno dell’ovulazione può fare il calcolo della settimana di gravidanza in questo modo, considerando circa 14 giorni dopo l’ultima mestruazione.
Perché calcolare la settimana di gravidanza
Le motivazioni per cui calcolare la settimana della gravidanza in cui ci si trova sono varie, a partire come abbiamo detto dal desiderio di molti futuri genitori di conoscere il giorno del parto, per cominciare i vari preparativi ad esso connessi. È però molto più importante conoscere il momento della gravidanza in cui ci si trova per effettuare i controlli medici necessari. Ad esempio tra la settimana e la decima settimana è consigliabile fare la prima ecografia, per controllare che tutto stia procedendo per il meglio. In tale occasione il ginecologo fisserà poi ulteriori controlli, da effettuare entro precise scadenze, volti a verificare la presenza di patologie, la corretta crescita dell’embrione, lo stato di salute della futura mamma.
