Videomaker – la professione più in voga del momento

1 videomaker-3944175_1920Tra i lavori più gettonati tra i giovani (e non solo), troviamo la figura del videomaker, ovvero colui che progetta e genera contenuti audio/video perfetti per ricordare anche a distanza di anni matrimoni, compleanni, lauree ed eventi di qualsiasi tipo.

Lavorare come videomaker ha i suoi vantaggi anche se il percorso per farsi strada nel settore potrebbe non essere troppo chiaro. Vediamo quindi qual è il modo migliore per diventare un professionista di questo tipo.

Come diventare un videomaker?

Non esistono titoli di studio specifici per diventare un videomaker, molto si basa sul proprio stile artistico, gusto estetico e predisposizione a ricoprire tale ruolo. L’attrezzatura per videomaker inoltre è molto variegata e per essere utilizzata necessita della giusta formazione tecnica. Tra i principali strumenti utilizzati da un videografo, troviamo: videocamera con risoluzione di registrazione non inferiore al full HD, filtri ND, obiettivi grandangolari, il cavalletto, fondamentale per garantire stabilità alle inquadrature, microfoni unidirezionali e ambientali (omnidirezionali) e programmi di montaggio video. Per imparare ad usare questi strumenti è necessario seguire corsi di videomaker professionali, purché ricchi di moduli formativi ed erogati da scuole o enti di formazione dalla comprovata esperienza nel settore.

Diventare videomaker – Non solo formazione scolastica

Come anticipato, per essere un bravo videomaker bisogna anche essere dotati di un proprio stile artistico e di un’ottima predisposizione all’ascolto. Ebbene sì, saper ascoltare i desideri e le necessità dei clienti è fondamentale per costruirsi una buona reputazione e generare contenuti di qualità. Nel caso degli sposi che decidono di affidarsi ad un videomaker per creare dei video ricordi, sarà importante che il professionista sia ben attento ai bisogni della coppia, in modo da non deluderli nel giorno più importante della loro storia d’amore. Inoltre un buon videomaker deve saper rispondere in maniera positiva agli imprevisti, improvvisare quando è necessario e soprattutto deve essere capace di collaborare con altri professionisti. Non è raro infatti, in contesti come cerimonie, sfilate di moda ed eventi patronali, che un videografo debba lavorare in sinergia con fotografi, piloti di droni ed altri lavoratori del settore. L’importante però in questi casi, è non perdere mai il proprio stile, che nel corso della carriera di un videomaker, rimarrà la firma capace di contraddistinguerlo da altri professionisti similari.

Videomaker – La differenza tra professionista autonomo e subordinato

I professionisti autonomi a differenza di quelli subordinati, lavorano in totale indipendenza, senza prendere direttive da altri professionisti. Solitamente sono i fotografi che hanno la necessità di ingaggiare videomaker per sopperire alla creazione di contenuti in movimento, che da soli non sarebbero in grado di generare. Lavorare da videomaker indipendente in molti casi è la scelta migliore, in quanto consente di avere un ampio margine di creatività e soprattutto rende liberi di esercitare senza limiti di budget e di tempo.

Ecco quindi che diventare videomaker è un’avventura entusiasmante, sicuramente ricca di gratificazioni e momenti magici. Saper cogliere i momenti più belli della vita delle persone e trasformarli in ricordi video, è un privilegio ed una capacità che non tutti hanno.

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