Paura focolai in ospedale: da Torino a Napoli, aumentano contagi

doctors-2607295_1920Cresce la preoccupazione per una serie di focolai di Covid-19 scoppiati in alcuni ospedali italiani. Un caso abbastanza rilevante è stato riscontrato al San Giovanni Bosco di Torino, dove nei giorni scorsi sono stati registrati ben 24 pazienti contagiati. Anche alcuni dipendenti dell’ospedale sono risultati positivi: per fortuna si tratta in tutti i casi, prevalentemente, di asintomatici. Anche a Loreto, nelle Marche, si è registrato un focolaio, anche se di minor entità, all’Hospice: si parla attualmente di tre positivi.

Ma non è tutto. Anche a Napoli, all’ospedale Cardarelli, si sono registrati poco meno di una ventina di casi. In tutti gli ospedali interessati sono state già attivate le procedure di sanificazione. Ricordiamo che si parla di precisi standard e requisiti della sanificazione in ospedale. Vediamo nei dettagli.

Pulizia e sanificazione

Per prima cosa c’è da specificare che quando parliamo di sanificazione, non stiamo parlando di pulizia di un ambiente. Sono due operazioni abbastanza diverse. La pulizia, seppur assicurando in alcuni casi degli standard igienici adeguati, per tutto ciò che non resta a contatto prolungato con pazienti, non è sufficiente nella maggior parte degli ambienti sanitari. Questa essenzialmente prevede la rimozione dello sporco, ma l’igienizzazione, la sanificazione è qualcosa di diverso. Tant’è che questi due processi possono essere effettuati in momenti separati: una non sostituisce l’altra, di sicuro. Senza pulizia, il processo di sanificazione sarebbe non produttivo ed efficace.

La sanificazione serve ad eliminare completamente i batteri e gli agenti contaminanti. Come sappiamo, dopo l’esplosione della pandemia da Covid-19, il Ministero della Salute ha fornito delle indicazioni ben precise per mantenere l’igiene ad alti livelli negli ambienti sanitari.

Gli ospedali, come molti sapranno, sono zone ad alto rischio infezione, ecco perché le operazioni di sanificazione prevedono l’utilizzo di sostanze disinfettanti e sono anche molto più frequenti rispetto ad altri ambienti. Se in altri ambienti potrebbe non essere necessario l’utilizzo di disinfettanti, in ospedale è fondamentale.

Prodotti utilizzati

Negli ospedali, come in altri locali, la sanificazione è realizzata da ditte specializzate. Queste si occupano della sanificazione di arredi, pavimenti, pareti, soffitti e vetri. I prodotti utilizzati devono essere atossici, non devono rovinare le superfici, essere biodegradabili ed eliminabili con un risciacquo semplice.

Per quanto riguarda i disinfettanti, questi vengono utilizzati su superfici asciutte e già pulite: ecco perché la pulizia va sempre effettuata prima della sanificazione ed è molto importante. Per quanto riguarda gli ospedali, va detto che è sempre consigliato l’utilizzo di panni monouso e di carta, da evitare il tessuto.

Gli operatori devono già conoscere le metodologie di pulizia, per garantire un alto livello di igiene. Questo per evitare di correre rischi per sé stessi e ovviamente per gli altri, con particolare riferimento ai pazienti. Tutto il personale coinvolto deve essere adeguatamente informato grazie a dei corsi di formazione e aggiornamento relativi alle procedure operative convalidate a cui attenersi e su argomenti riguardanti: modalità di esecuzione del servizio; prevenzione dei rischi derivati dal servizio e dall’ambiente ospedaliero; corretto utilizzo dei DPI e dell’abbigliamento da lavoro.

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