Tipologie e scelta delle urne cinerarie

funeral-urns-2250260_960_720Un cambiamento di mentalità e rinnovate esigenze per mancanza di posti nei cimiteri – soprattutto nelle grandi città – che determina un insolito “sovraffollamento” degli spazi cimiteriali stanno determinando l’incremento di richieste di cremazione. Questa modalità richiede la deposizione delle ceneri all’interno di un’urna cineraria, le quali deve avere delle caratteristiche idonee alla conservazione dei resti umani. Come attestato anche da alcune delle principali agenzie funebri come la Cattolica San Lorenzo, la cremazione a Roma è effettivamente in aumento, per cui vale la pena capire come si svolge, quali tipologie di urna sono consigliate e cosa prevede la normativa italiana a riguardo.

Cenni storici sull’uso dell’urna cineraria

La pratica crematoria risale a un passato remoto le cui testimonianze sono rintracciabili nel VII millennio a.C. con il ritrovamento in Cina della più antica urna cineraria scoperta; pertanto si attribuisce alla Cina, la “nascita” di questo particolare rituale. La cremazione in Occidente è documentata a partire dall’Età del Bronzo, affiancata dall’inumazione alla quale non fu mai sostituita, per cui ci sono teorie che attribuiscono la pratica di diverse sepolture in base al “ceto” o alla “professione” esercitata in vita. Le urne cinerarie rinvenute sono fatte in terracotta e decorate con motivi artistici e materiali preziosi in base al rango del defunto. La cremazione fu lentamente abbandonata come pratica in seguito alla diffusione del Cristianesimo.

Quali sono le caratteristiche di un’urna cineraria

Le urne destinate alla conservazione dei resti umani – da consegnare ai parenti – possono essere di varie tipologie, materiale, dimensioni e prezzi. In alcuni casi, le finiture esterne possono essere personalizzate in base al proprio gusto o con elementi che riconducano al defunto.

Una tipologia molto diffusa è l’urna in legno. Si utilizzano gli stessi materiali delle casse o bauli, per cui la scelta dell’essenza del legno è molto ampia e collaudata con possibilità di effettuare decori e intarsi di pregio.

Le disposizioni normative dispongono che il contenitore delle ceneri debba essere resistente e infrangibile e che il materiale con cui dovrà essere realizzata deve essere biodegradabile per favorire la naturale decomposizione, per cui oltre al legno si possono utilizzare urne in cellulosa o cartone opportunamente trattato. A norma di legge, l’urna dovrà riportare gli estremi anagrafici del defunto per l’identificazione dei resti in qualsiasi momento.

La normativa italiana in materia

La normativa di riferimento per quanto riguarda la cremazione e in particolare il materiale di composizione dell’urna è sancita dall’art. 75 comma 1 del D.P.R. 285/90 e dalla Lettera “D”, paragrafo 14.1 della circolare del ministero della Salute n. 24 del 24 giugno 1993. La cremazione non è, tuttavia, consentita in tutte le Regioni italiane e inoltre, l’urna cineraria deve essere collocata obbligatoriamente all’interno di un cimitero o di un altro luogo adibito come, per esempio:

  • Tumulata all’interno di una cappella di famiglia dentro o fuori un cimitero;
  • Affidata ai familiari che possono decidere dove collocarla;
  • Riposta all’interno di edifici pubblici, luoghi di culto o sedi associative in base alle disposizioni di legge (art. 105 del D.P.R. 285/90 – sepoltura privilegiata).

Quest’ultima modalità è riservata a personalità di particolare rilievo o illustri.

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