Un team di scienziati scozzesi ha rivelato come si sta sciogliendo lo strato di ghiaccio della Groenlandia, anche in inverno. La ricerca è stata condotta presso la Scottish Association for Marine Science (SAMS) che ha scoperto che enormi onde calde stanno sciogliendo il ghiaccio dal basso: lo strato di ghiaccio della Groenlandia contiene quasi 650.000 miglia cubiche di ghiaccio ed è il secondo più grande del pianeta.
Neil Fraser, dei laboratori SAMS di Dunstaffnage, vicino a Oban, ha creato un modello computerizzato di come enormi onde sotto la superficie dell’Atlantico spingono le acque relativamente calde sui fiordi della Groenlandia. Il nome scientifico di questo movimento è “onde interne costiere intrappolate”, e si tratta di onde calde, anche se nell’inverno artico questo è un termine relativo, essendo a pochi gradi sopra lo zero.
Create dai forti venti invernali nell’Atlantico nord-orientale, il dottor Fraser le ha descritto come un “perfetto scenario di tempesta“. Fraser ha poi specificato che “queste onde spingono l’acqua calda nel fiordo e verso il ghiacciaio, causando lo scioglimento di centinaia di metri sotto la superficie dell’oceano”.
Il dottor Fraser ha concentrato il suo lavoro sul fiordo di Kangerdlugssuaq, che drena uno dei principali ghiacciai della Groenlandia, e il suo team ha usato simulazioni al computer, considerato che è difficile studiare il sistema durante l’inverno artico estremo.
A margine dello studio, è purtroppo emerso che lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia sta accelerando, con un volume di acqua di fusione che raggiunge livelli senza precedenti. SAMS ha dichiarato che nel 2012 circa 600 gigatonnellate d’acqua sono confluite nell’oceano, e che la Groenlandia da sola rappresenta oltre il 20% dell’aumento annuo totale del livello del mare.
