Se ne parla molto spesso, ma non tutti sanno esattamente che cosa sia un disturbo dell’apprendimento.
Ebbene, cerchiamo di ricordare brevemente alcuni concetti fondamentali di una condizione piuttosto diffusa, sottolineando come i disturbi dell’apprendimento, o disordini dell’apprendimento, siano disturbi dei processi psicologici coinvolti – appunto – nell’apprendimento.
Tali disturbi possono ad esempio influenzare il modo in cui una persona impara a leggere, scrivere, fare calcoli matematici o qualsiasi altro processo di apprendimento. Contrariamente a quanto molti pensano, infatti, la realtà quotidiana ci propone una ricca serie di potenziali disturbi dell’apprendimento, con cui una persona potrebbe convivere, con diversi livelli di diffusione, gravità e possibilità di correzione.
Complessivamente, non è errato sintetizzare che esistono tre principali disturbi dell’apprendimento che vengono comunemente diagnosticati.
Il primo è la dislessia, con sintomi che includono la difficoltà a leggere con precisione le parole. Il secondo è la disgrafia: i bambini che ne sono affetti hanno notevoli difficoltà ad esprimersi per iscritto. Possono stare seduti per ore a cercare di finire di scrivere alcune frasi, o la loro scrittura può essere davvero difficile da leggere a causa della scarsa ortografia.
Infine, c’è la c.d. discalculia. I sintomi includono difficoltà a capire i numeri, a memorizzare semplici fatti aritmetici o a ragionare attraverso problemi di parole.
Ad ogni modo, appare evidente anche ai meno esperti che la disabilità di apprendimento più comune è la dislessia, che colpisce circa l’80 – 90 per cento di tutte le difficoltà di apprendimento. Si stima inoltre che fino al 20% della popolazione sia dislessico, anche se in alcuni casi la condizione è talmente lieve che risulta essere piuttosto difficile diagnosticarla.