FinTock: cos’è e quali sono i pro e i contro

tiktokI consigli finanziari più trendy nascono sempre più spesso su TikTok, che è diventata una delle fonti più popolari di informazioni e suggerimenti, soprattutto tra la Generazione Z. L’hashtag #FinTok, che rappresenta proprio la comunità finanziaria di TikTok, ha oggi più di 4,7 miliardi di visualizzazioni sulla piattaforma.

Secondo un rapporto di CreditCards.com, i giovani della generazione Z sono quasi cinque volte più propensi a dichiarare di ricevere consigli finanziari – compresi quelli sulle azioni – dai social media rispetto agli adulti di 40 anni o più. I giovani investitori, soprattutto quelli di età compresa tra i 18 e i 25 anni, si rivolgono ai cosiddetti “finfluencer” per ottenere consigli su come risparmiare o fare soldi, come dimostrano anche altre ricerche.

Con un minore accesso a consulenti professionali e una preferenza per l’ottenimento di informazioni online, i giovani della generazione Z sono più propensi di qualsiasi altra generazione a partecipare ai contenuti dei finfluencer su TikTok, YouTube e Instagram, secondo un recente report del CFA Institute. I finfluencer attraggono gli investitori della Gen Z perché producono contenuti educativi e coinvolgenti che sono immediatamente accessibili e, ancora meglio, gratuiti, dice ancora il dossier.

Attenzione, però. Non sempre è un bene, anzi.

Il dossier sottolinea infatti come i contenuti dei finfluencer siano spesso non sono sufficientemente trasparenti, il che può ostacolare la capacità dei consumatori di valutare l’obiettività delle informazioni, e alcuni investitori potrebbero non essere consapevoli di quando e come i finfluencer vengono pagati per promuovere i prodotti finanziari.

In effetti, prosegue ancora il CFA Institute, solo il 20% dei contenuti dei finfluencer che contenevano raccomandazioni di investimento includeva una qualche forma di informativa. Le autorità di regolamentazione di solito richiedono ai professionisti dei servizi finanziari di divulgare qualsiasi conflitto di interesse o incentivo finanziario con le loro raccomandazioni, compreso il fatto che vengano compensati come risultato.

Inoltre, come per tutti i social media, non tutti i consigli degli “esperti” sono necessariamente veritieri o imparziali. Sebbene ci siano modi per controllare i consulenti finanziari tradizionali, è molto più difficile scoprire le intenzioni o i possibili conflitti di interesse di chi fornisce consigli online.

Finché non ci sarà una maggiore sorveglianza, il CFA Institute consiglia ai consumatori di verificare le qualifiche di un finfluencer e le sue potenziali motivazioni finanziarie e di fare un controllo incrociato di tutte le informazioni offerte online.

 

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